"La salute è una pianta rara di cui i medici non sono ancora arrivati a distruggere la specie." (P.Véron)
Lasciate che vi dica una cosa: qualsiasi medico che ama il proprio lavoro si pone questa domanda: „Quanto bene e quanto male faccio?” Nella medicina classica, molto spesso ci si interroga su questo. E questo, a causa delle reazioni allergiche dovute alle terapie alopate (medicine chimiche di sintesi). Sono le stesse statistiche a dimostrare l' elevata percentuale di morti a causa delle medicine. Anche se la verita' viene ben nascosta, ci sono comunque elementi che vengono alla luce (1, 2). Ricordatevi dello scandalo talidomide. Ora, recentemente, c'è stato lo scandalo per i prodotti per dislipidemia. Vi rendete conto che la casa farmaceutica che li produce ha fatto di tutto per nascondere la cosa, e nonostante questo si e parlato di molte morti (1).
Più della metà dei farmaci approvati presentano gravi reazioni avverse, non scoperte nelle fasi di sviluppo e ricerca precedenti alla commercializzazione (4). I soli Stati Uniti registrano più di due milioni di casi con reazioni avverse gravi, ogni anno si registrano più di centomila casi di morte (2). Questi dati non vengono quasi mai diffusi dai media che, di solito, si concentrano esclusivamente sugli scandali del singolo farmaco, il quale viene ritirato dal mercato, oppure sulla spregiudicatezza delle sperimentazioni nel terzo mondo. Si tratta di dati che si prestano ad una doppia lettura: da una parte vi è chi sostiene l’abolizione di pratiche altamente insicure e con potenziali devastanti, dall'altra vi sono i sostenitori della ricerca farmacologica, per i quali i danni collaterali sono inevitabili sacrifici sull'altare della scienza (3).
Ci sono stati ancora altri scandali di questo genere. Tutto questo ti spinge a cercare metodi di guarigione alternative, si ritorna alla natura ed al naturale, prova a informarti di più sul brodo energetico primordiale dal quale è nata la vita. Il rifiuto di molti medici per i rimedi naturali credo provenga da un' imposizione. Normalmente nelle facolta' di medicina dovrebbero esistere almeno dei corsi facoltativi di medicina naturale. Attualmente, ai futuri medici gli si spiega alla facoltà che esiste l'arteria, la vena i nervi, medicine la cui composizione metabolizza. Non gli si concede di sentire che la vita è molto di più della somma di cellule materiali. Impegnato nel processo di apprendimento, di fronte a enormi volumi di dati e termini di scadenza a cui devono far fronte, il giovane studente è praticamente obbligato ad ignorare che il funzionamento della vita risponde alla stesse leggi dell' Universo.
Con il biancospino, menta, tiglio, betulla, mirtillo e migliaia di altre erbe si sono curati i nostri antenati e questa è la prova del tempo che non si può negare. Coloro che negano le terapie alternative, lo fanno senza conoscenza di causa, perchè si tratta di tutto un altro linguaggio, diverso da tutte le teorie che conoscono. La medicina tradizionale non lotta contro le vere cause dei problemi; il più delle volte, la cura è indirizzata verso i sintomi (che vengono eliminati o nascosti), si sta curando l’effetto mentre la causa rimane in essere (4, 5). Se la pratica medicale del 20°secolo fu conquistata dall'industria farmaceutica, l'inizio del 21° secolo ci fà vedere la pratica medica come una schiava, costretta, attraverso vari strumenti giuridici, di partecipare alla crescita dei profitti nel settore farmaceutico. Molto probabilmente è legale, però certamente non tanto morale! Siccome i fondi allocati in questo settore permettono più che in altri di creare sempre di più, la prospettiva probabile è che la relazione promiscua tra le due...continuerà!
Il 25 giugno del 2005 il British Medical Journal, lancia l'allarme della «eccessiva medicalizzazione », praticamente della “mercificazione della malattia”. Abbandonare questo modello "scientifico-farmaceutico" e valorizzare maggiormente quello della medicina naturale (7), in cui si cerca la causa sottostante il sintomo per portare guarigione alla persona, sembra essere destinato a rimanere un bel sogno ancora per lungo tempo (6). Non solo, le medicine raramente offrono la guarigione, in molti casi causano molti piu' problemi di quelli causati dalla stessa malattia, perchè sono create con caratteristiche generali, essendo "buone per tutto", o meglio "buone per tutti", in pratica per nessuno!
Effettivamente i medici riconoscono che non hanno idea della causa di certe malattie e in realtà non sanno nemmeno come guarirle, nonostante questo preparano una ricetta per alcune medicine (vi suona familiare?). Ha senso tutto questo per voi? Se prendi medicine quando nemmeno il medico sa la causa della malattie, come fai a guarire? Nonostante questo tutti gli uomini fanno cosi per ogni problema fisico, per il cancro, sclerosi multipla, hipercolesteromia, artrite , malattie cardiovascolari, diabete e molte altre (2, 3, 4). Ognuno di noi e' una persona con esigenze personali e varie, con circostanze diverse, ambienti di vita diversi, scegliendo i loro stili di vita, diete proprie, geni propri, quindi ognuno non merita un trattamento individuale per la sua salute? Io so che è così . Desidero fornirvi gli argomenti per far capire anche a voi tutto questo.
Solo dopo anni di ricerca, dopo studi clinici e pratica terapeutica ho potuto rispondere a questa domanda. Vi anticipo che la verità è incredibilmente semplice: ogni organismo in vita dispone di una capacità di autoregolarsi, e questo meccanismo include autoripararsi, cioè guarire, cioè tornare alla normalita'. E' così facile!
Dr. Helene P.
Bibliografia: