LA FITOTERAPIA
La conoscenza delle relazioni fra meccanismi fisiologici delle piante e quelli dell'uomo, ha indotto la ricerca fitobiologica a considerare le loro proprietà terapeutiche anche sotto nuovi aspetti e piante che erano state mal classificate per loro sconosciute attività terapeutiche sono state riprese e riclassificate ritrovando nuove e più nascoste attività farmaco dinamiche.
Le scoperte rivoluzionarie effettuate hanno confermato che anche le piante svolgono non solo un'attività terapeutica per la loro struttura biochimica ma anche per l'effetto della spirale energetica presente in ogni prodotto biologico della Natura.
L'attivazione dei Campi Energetici Informati (CEI) delle sostanze stesse con le loro possibili inversioni di polarità o di attivazioni degli stessi, ha dato e da un impulso notevole alla farmaco dinamicità delle sostanze utilizzate.
Il meccanismo fisiologico di azione deve sempre tenere conto dell'attività bio elettromagnetica delle sostanze stesse e questo vale per ogni prodotto utilizzato.
L'informazione che differenzia e diversifica le sostanze, è racchiusa principalmente nel Campo Psico Energetico Informato (CEI) degli atomi che la compongono.
Le energie (CEI) dei vegetali sono quelle più compatibili per l'organismo umano, quindi sono da tenere sempre presenti per ogni malessere.
Il campo di applicazione della Fitoterapia è totale e salvo alcuni casi, di ottima tollerabilità.
Si tratta ovviamente di conoscere i giusti dosaggi e le influenze delle varie erbe.
La reperibilità è facile in campagna con un costo quasi nullo, mentre in città si assiste alla solita speculazione sfrenata ed il prodotto non è mai integro delle sue possibilità terapeutiche in quanto l'erba essendo essicata, ha già perso nella sua disidratazione molte qualità endogene.
Occorre ricordare che una stessa erba varia della propria potenzialità terapeutica, a seconda del tipo di terreno sul quale è cresciuta, ma anche dell'ora e del giorno nella quale è stata raccolta; solo pochi "artigiani" preparatori e raccoglitori, conoscono e tengono conto di questi importanti fattori; l'industria erboristica in genere, NON ne tiene assolutamente conto.
Inoltre come le antichissime tecniche insegnano, si deve utilizzare tutto il prodotto fitoterapico in questo modo: prima si ottiene l'infuso, il decotto, il macerato, la rimanenza dell'erba, dovrebbe essere bruciata su di una piastra ad alta temperatura (800 gradi) e la cenere rimasta introdotta nel prodotto preparato prima.
Questa scienza è stata sconfitta dagli apparenti successi della medicina chimico industriale, la quale essendo oggi alla fine della propria illusione, sta lasciando lo spazio necessario al recupero ed alla riqualificazione di questa antichissima scienza.
Essa è in pieno recupero da quando si è preso coscienza della gravità degli effetti secondari, le controindicazioni, (che hanno generato le malattie Iatrogene), dei farmaci chimici.
L'uomo si nutre principalmente di prodotti della terra, quelli agricoli e se desidera stare in buona salute può utilizzare i di tanti in tanto sottoprodotti animali, uova, latte di capra o di asina, (assolutamente sconsigliati il latte di vacca ed i latticini vanno consumati con molta parsimonia), senza utilizzare la carne che sporadicamente; infatti la sua dentatura è preparata per quell'alimentazione e non per la carne.
Fatto estremamente importante è che l'intestino dell'uomo, ha una lunghezza tale per cui la carne una volta introdotta, genera putrefazioni (la digestione avviene in situazione anaerobica, cioè senz'aria), questa genera un aumento della temperatura intestinale, con conseguente ed immediata irritazione della mucosa interna dell'intestino.
Inoltre la carne porta verso una alcanizzazione e super elettronizzazione, ossidazione delle acque corporee, il "terreno", il quale variando verso alcanizzazione/ossidata, porterà inevitabilmente verso le classiche malattie della civiltà occidentale, quelle degenerative.
Fatto questo inciso, la fitoterapia deve rientrare direttamente nella nostra normale alimentazione quotidiana anche nella additivazione dei cibi in cucina, con erbe adatte alla salute, al posto delle spezie piccanti ed irritanti.
La Fitoterapia è la cura ideale per l'essere umano, perché essa lavora sul "Terreno" i liquidi del corpo; le Erbe devono essere sempre utilizzate con acqua (che è il solvente Universale) ma che dovrebbe essere non inquinata, (dovrebbe essere distillata dalla natura, acqua piovana ovviamente non quella inquinata dagli agenti atmosferici); l'efficacia dei prodotti fitoterapici sarebbe aumentata se fossero preparati con acqua distillata dalla natura, riscaldata alla minima temperatura o lasciandole macerare per più giorni nella stessa acqua, questo per estrarre i prodotti utili della pianta nel modo migliore e senza depauperare i fattori vitali ed essenziali.
Ecco perché da sempre nell'antichità, le erbe sono state preparate nell'acqua piovana, più per macerazione, che per infusione ed utilizzate in fase di digiuno. L'importanza dell'acqua nella cura di tutte le "malattie" è tale, che troverete più avanti altre informazioni su questo tema.
L'acqua, ma sopra tutto quella di mare, è il solvente Universale ed il liquido più complesso ed ordinato nei rapporti energetici che la Natura mette a disposizione degli esseri Viventi per il proprio nutrimento o terapia; essa riesce ad entrare in tutte le parti del corpo compiendo il nutrimento ed il lavaggio necessario, oltre all'apporto energetico per il mantenimento della salute.
Essa è anche una "memoria di base" che registra tutti i "dati" bio chimici, bio elettronici che vi vengono immessi, infatti a qualsiasi diluizione noi sottoponiamo l'acqua essa non modifica il proprio potere informazionale dei dati inseriti.
L'ordine massimo dei rapporti Bio elettronici dei liquidi del corpo si ottiene anche e sopra tutto con l'uso corretto per via orale, dell'acqua di mare o di quella piovana (pura) assunta regolarmente per alcuni periodi.
fonte mednat