Fitoterapici o allopatici?
Non vorrei farvi credere che la naturopatia è sempre l' unica scelta nella cura delle malattie. Coloro che hanno avuto la curiosità e la pazienza di leggere i miei altri articoli sul tema, ricordo che vi sono situazioni (specialmente emergenze mediche) quando è preferibile usare anche alcuni prodotti allopatici: l' uso di questi prodotti e indicato nelle malattie che mettono in immediato pericolo la vita della persona. Si guadagna tempo prezioso e gli eventuali effetti indesiderati prodotti dai farmaci sintetici usati si possono ulteriormente curare con calma.Per essere più chiara vi farò come esempio la crisi di asma, quando il trattamento dei pazienti con asma durante la crisi di soffocamento richiede la somministrazione in emergenza di un specifico farmaco allopatico, anche se dopo la somministrazione si è registrata una complicazione della patologia. Ad esempio, la somministrazione di Miofilin iniettabile causa anche rilassamento dello sfintere gastro-esofageo con reflusso gastrico. Questo farmaco deve essere somministrato solo durante la crisi; somministrazioni ripetute portano a reflusso esofageo ed ernia itale, e come è noto, nella maggior parte dei pazienti con sintomi di asma bronchiale si verificano ulteriormente anche i sintomi di reflusso gastro esofageo o ernia iatale, come complicazioni della malattia iniziale, acquisite durante la cura allopatica) Dopo la rimozione di spasmo bronchiale, la soppressione di edema e ripermeabilità dell' albero bronchiale, sarebbe ideale se il trattamento possa continuare con cura fitoterapica.
Quali sono le differenze significative tra fitoterapia e allopatia?
Fitoterapia significa l'uso delle piante medicinali in terapia, stimolando le risorse naturali, fisiologiche di guarigione.
E' una terapia usata da migliaia di anni e di una provata efficacia, inquanto già ha superato la prova del tempo.
Negli ultimi decenni asistiamo a speculazioni di immagini false sulla fitoterapia come metodo complementare alla terapia allopatica. In realtà, ci sono molte situazioni patologiche in cui l'allopatica è complementare alla fitoterapia! Esempi:
- l'ipertensione arteriale del primo stadio risponde meglio ai rimedi naturali e solo le crisi di ipertensione dovrebbero essere trattati con prodotti allopatici;
- i calcoli urinari possono essere sciolti attraverso la fitoterapia, ma la colica renale deve essere trattata in modo allopatico;
- le allergie cutanee rispondono bene alla fitoterapia, ma un edema angioneurotico deve essere trattato con allopatici.
La fitoterapia ha almeno due indicazioni di prima scelta:
- i casi che non tollerano farmaci allopatici, quando allopatici possono essere sostituiti con rimedi naturali dallo stesso effetto
- quando i soggetti rispondono allo stesso modo ai fitoterapici e allopatici; in questo contesto è meglio evitare i farmaci chimici.
A differenza della medicina allopatica che raccomanda solo alcuni farmaci come estratti vegetali parziali o prodotti di sintesi chimica, in fitoterapia, le piante vengono usate integralmente o come estratti totali (infusi, macerati, decotti, tinture). I principi delle piante rappresentano in realtà un complesso biologico attivo, organizzato sulla base di azioni sinergiche, simili o compatibili con i sistemi viventi e con i quali il nostro corpo è più consono, rispetto agli alimenti semi-sintetici o farmaci ottenuti nei laboratori. È quindi auspicabile l' uso di tale piante o estratti naturali che contengono il complesso attivo nella sua forma integrale.
E' meglio aiutare il corpo a trovare in modo naturale i suoi meccanismi di guarigione. Interferire artificialmente, vuol dire forzare alcuni meccanismi biologici e sopprimere le manifestazioni di alcuni sintomi della malattia creando altrove altri squilibri ancora più gravi.
A differenza dei farmaci, che agiscono esclusivamente a livello fisico, le piante sono in grado di influenzare il livello fisico, energetico, emotivo e mentale, fornendo una cura veramente efficace e a lungo termine. Pertanto, la medicina naturale è olistica, inquanto considera l' uomo nel suo complesso mentale, emozionale, fisico e spirituale e non solo come parti separati del corpo. Nella visione allopatica la droga è un elemento essenziale di lotta contro la malattia e contro i suoi sintomi mentre il corpo non partecipa alla terapia, ma supporta l' azione dei farmaci.
La fitoterapia è priva di effetti collaterali, ovviamente se le dosi sono appropriate, mentre le droghe sintetiche hanno spesso una lista di effetti collaterali indesiderati più lunga rispetto alle indicazioni terapeutiche.
È auspicabile iniziare la terapia con erbe e se l' effetto non è alla altezza delle aspettative si possono utilizzare con meno "generosità" le droghe sintetiche.
La fitoterapia resta il trattamento di prima scelta nelle seguenti affezioni:
- allergie, asma, alcune malattie virali, infezioni microbiche croniche
-alcune forme di reumatismo e malattie della pelle
- stati di stress, stanchezza ed esaurimento fisico,
- insonnia, nevrosi, malattie psicosomatiche
- alcune carenze in vitamine e minerali
- intossicazione cronica, colesterolo alto, obesità
- ulcera peptica, discinesia biliare, enterocolite, colon irritabile, parassitosi, stipsi.
A mio parere, è importante sapere che gli effetti terapeutici delle piante richiedono un certo tempo di somministrazione - da 2-3 settimane a diversi mesi, a seconda della gravità, stato evolutivo della malattia, reattività del corpo e perseveranza del paziente nel seguire il trattamento. La fitoterapia richiede da parte del paziente costanza e pazienza ma offre la possibilità di completa eliminazione degli squilibri e malattie, restituendo alla persona uno sano e pulito stile di vita naturale.