La rosa canina (Rosa canina L.) è la specie di rosa spontanea più comune in Italia, molto frequente nelle siepi e ai margini dei boschi.
Questa pianta deve il nome canina a Plinio il vecchio, che affermava che un soldato romano fu guarito dalla rabbia con un decotto di radici.
È l'antenata delle rose coltivate.
Descrizione
Frutti maturi
Parco dei NebrodiLa forma biologica di questa pianta è NP - nano-fanerofita, cioè pianta legnosa con gemme svernanti poste tra i 30 cm e i 2 metri dal suolo.
È un arbusto spinoso, alto 100 - 300 cm, con fusti legnosi glabri, spesso arcuati e pendenti, e radici profonde.
Le spine rosse sono robuste, arcuate, a base allungata e compressa lateralmente. Le foglie, caduche, sono composte da 5-7 foglioline di 9-25 x 13-40 mm, ovali o ellittiche, con 17-22 denti sul margine. Hanno stipole lanceolate di 3 x 15 mm. I fiori, singoli o a 2-3, hanno un diametro di 4-7 cm e sono poco profumati. Hanno un peduncolo di 20-25 mm e sono generalmente superati dalle foglie. I sepali laciniati, lunghi da 15 a 18 mm, dopo la fioritura si piegano all'indietro e cadono in breve tempo. La corolla è formata grandi petali bilobi, rosati soprattutto sui lobi, di 19-25 x 20-25 mm. Gli stili, lanosi e allungati, sono fusi insieme in una colonnina cilindrica.
La rosa canina fiorisce da maggio a luglio.
I suoi frutti (di 1-2 cm) carnosi e colorati di un rosso vivace (cinorroidi) raggiungono la maturazione nel tardo autunno.
Distribuzione e habitat La specie è diffusa in una vasta area nelle zone temperate del Vecchio Mondo che include:
l'Africa del Nord e le isole Canarie e Madera;
l'Asia occidentale (Afghanistan, Iran, Irak, Israele, Libano, Siria), la regione del Caucaso e l'Asia centrale (Tajikistan);
il sub-continente indiano;
L'Europa, dal Mediterraneo alla Scandinavia.
È stata introdotta e si è naturalizzata anche in America del Nord ed in Australia e Nuova Zelanda.
Il suo habitat sono le boscaglie di faggio, abete, pino e querce a foglie caduche, gli arbusteti e le siepi, fino ad una quota di 1900 m. Preferisce suoli abbastanza profondi, limosi e moderatamente aridi.
Usi Viene largamente usata per i suoi contenuti di vitamina C e per il suo contenuto di bioflavonoidi (fitoestrogeni).
I principi attivi (oltre alla vitamina C, tannini, acidi organici, pectine, carotenoidi e polifenoli) vengono usati dalle industrie farmaceutiche, alimentari e cosmetiche: fiori e foglie vengono usati in farmacopea, ad esempio, per la preparazione di infusi e tisane.
È indicata come astringente intestinale, antidiarroico, vasoprotettore e antinfiammatorio,inoltre viene consigliata nei casi di debilitazione.I semi vengono utilizzati per la preparazione di antiparassitari ed i petali dei fiori per il miele rosato.
Il suo decotto viene utilizzato in cosmetica per pelli delicate e arrossate.
Con i frutti si preparano ottime marmellate.
Con i petali dei fiori viene preparato il miele rosato.
Bacche dalle mille virtù E un arbusto perenne a f orma di cespuglio che si trova facilmente in tutta Europa e può raggiungere i 2-3 metri di- altezza.
I suoi rami ricoperti diì aculei sono eretti nella parte inferiore e ricadenti nella parte superiore; le sue foglie sono dentate, ovali, glabre e allungate, fà fiori bianco rosati che sbocciano in primavera.
I suoi falsi frutti, detti cinorrodonti, quando sono maturi (agosto - settembre) sono di un del rosso vivo e risultano essere le "sorgenti naturali "più concentrate in Vitamina C.
Si chiama canina, perché le sue bacche venivano usate un tempo per curare la rabbia.La parte più utilizzata sono appunto i frutti (conserve, marmellate, tisane, decotti), ma anche le foglie e ifiori ioni per la preparazione di infusi e tisane; con i petali dei fiori viene preparato il miele rosato.
Principi attivi e proprietà farmacoloVitamina C., 'Tannini, pectine, diversi zuccheri (sorbitolo), acidi organici, polifenoli, bioflavonoidi, antociani, carotenoidi, acido nicotinico e riboflavina, sono i principali costituenti.
La parte erboristicamente più interessante di questa pianta è costituita dai falsi. frutti (cinorrodonti), la cui parte interna ha proverbiali proprietà pruriginose (dà qui il nome comune "Grattacu "), mentre quella esterna presenta una concentrazione di Vitamina C fino a 50-100 volte superiore rispetto agli agrumi, ma che purtroppo si degrada molto rapidamente. I bioflavonoidi presenti, eserciterebbero un 'azione sinergica alla Vit. C, favorendone l'assordimento da parte dell'organismo.
La medicina popolare attribuisce ai frutti di rosa canina varie proprietà: per ilsuo contenuto in vitamina C è usata come preventivo e coadiuvante nelle malattie da raffreddamento, negli stati di debilitazione e per rinforzare il sistema immunitaria, é di aiuto a chi fuma, in quanto la nicotina sottrae vitamina C all'organismo.
Ma nessuno di questi usi è giustificato scientificamente a causa della rapida diminuzione del tenore in vitamina. C dopo la raccolta.
Per contro niente si oppone alloro utilizzo per rafforzare il gusto di tisane.
Uso esterno: astringente, antinfiammatorio e protettore vasale grazie ai polifenoli contenuti.
Uso interno: come bevanda invernale vitaminizzante e stimolante delle funzioni renali, raccomandata anche per infiammazioni dì reni e vescica aiuta anche la gotta e i reumatismi, eliminando le accumulazioni di acido urico.
Grazie alla presenza di tannini, sostanze che hanno proprietà astringenti, è efficace nella cura delle diarree.