A rischio di mettervi un po' di pensieri in più, vorrei condividere con voi alcune riflessioni sulla mia esperienza di riflessologa come medico e come paziente. Ho praticato e pratico riflessoterapia come è chiamata in Romania, con grande piacere, e la considero una buona tecnica terapeutica della medicina complementare e un ottimo strumento per rilassare.
Permettetemi di fare le seguenti osservazioni:
1. Gli effetti di un buon trattamento si sentono e lavorano sul paziente e per lungo tempo, a volte più di un mese.
2. Chi pratica la riflessoterapia non è un indovino, che cerca di indovinare e capire in qualche modo i riflessi del dolore sulla pianta dei piedi e a quale malattia corrisponde sul corpo della persona. Deve essere un /a professionista di medicina olistica (se è un chiaroveggente, questo è un punto a favore!). Il terapeuta deve agire con professionalità facendo un'anamnesi professionale, capire con quali problemi di salute si confronta il soggetto. (deve sollecitarlo ad essere sincero, non cercare di verificare la sua competenza nascondendo problemi gravi - può costare tempo, denaro, ecc.) Il terapeuta deve prima identificare gli elementi dello stato di salute somatica ed emozionale del paziente, solo allora può iniziare il "trattamento".
3. Il trattamento confermerà o meno la veridicità di quanto il paziente ha espresso, dopodiché il terapeuta lavorerà in funzione della sintomatologia, a seconda del soggetto e la risposta del corpo. E 'possibile (più delle volte) che il professionista identifica altri problemi di salute, sconosciuti al soggetto, nascosti nella pianta dei piedi. La raccomandazione è di porre l'attenzione con serietà (senza allarmare il paziente) sulla loro gravità e raccomandando una visita al medico di famiglia per richiedere esami / analisi specifiche sul problema.
4. E'di grande importanza che il professionista durante il tempo libero si ricarichi di energia (a "modo suo"): concentrazione, meditazione, rilassamento, silvoterapie, camminare in zone cariche di aeroioni negativi, tai chi, qi-gong, o altre pratiche equivalente (con più sono varie meglio è). In questo modo, l'aiuto che potrà dare, sarà più consistente.
5. Il dolore non è necessariamente la misura di efficacia della cura, ma il più delle volte nei casi acuti (malattia grave), i trattamenti diventano abbastanza dolorosi. L'incoraggiamento è essenziale per continuate il trattamento fino alla fine. Il più delle volte ne vale la pena!
La Riflessologia cinese è la più dolorosa, si pratica con un bastoncino di circa 10 cm di lunghezza e 1,5 cm di spessore, leggermente affusolato con la punta arrotondata. Con esso, vengono premute le zone riflesse abbastanza duramente. Le zone sensibili si premono con intensità direttamente proporzionale al dolore generato, per cui il dolore è a cascata come dire, "che vorresti rompere la testa contro il muro" e questo è poco rispetto al dolore che si prova. L'effetto, però, sembra essere proporzionato (per chi può resistere).
6. Un trattamento in condizioni gravi dovrebbe essere fatto 2-3 volte a settimana, anche ogni due giorni, mentre per il rilassamento, una volta alla settimana è più che sufficiente.
7. I malati di cancro dovrebbero seguire un trattamento di riflessoterapia congiuntamente ad altre terapie. Personalmente non ho mai visto qualcuno guarito dal cancro solo con la riflessoterapia. A questo si deve aggiungere: la medicina convenzionale, la dietoterapia e la fitoterapia. Ai malati di cancro, anche in stadi avanzati, la riflessoterapia funziona molto bene come trattamento di supporto, di rilassamento, di regolazione di certe funzioni e miglioramento del morale, un'energia aggiunta importante.
8. E' meglio abbinare i trattamenti di riflessologia con trattamenti di digitopressione, massaggio o massaggio terapeutico, fitoterapia, terapia con la dieta, esercizi di respirazione, rilassamento, visualizzazione, meditazione.
9. Non fossilizzatevi solo sulla riflessoterapia! Il "Grande Libro" dice: "Non siate adoratori di idoli!" e questo vale per qualsiasi cosa, non a chi ti rivolgi, ma quello che chiedi.
10. Se dopo una sessione di riflessoterapia, il paziente esce si sente al settimo cielo e i piedi leggeri, pieno di buon umore e ottimismo, come se avesse avuto Dio ai piedi ... bene, è stato fatto un ottimo lavoro! Se tutto questo non accade, sarebbe meglio cambiare Terapeuta
Dr. Helene P.
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