Viviamo in una società non naturale: inquinamento, concimi chimici, raffinazione industriale, cibi in scatola, ecc., ecc., sottopongono il nostro corpo ad uno stress fisico notevole, per non parlare degli stress psicologici del mondo moderno, che letteralmente "consumano" le nostre cellule uccidendole o deteriorandole. Da qui nasce l'esigenza di tornare fondamentalmente ad un'alimentazione più sana e "primitiva" possibile: cibi crudi per assicurare enzimi vivi a cellule vive, abolizione delle cosiddette "calorie vuote" come farine raffinate e zucchero bianco, prodotto chimico quest'ultimo, del tutto privo di elementi nutritivi e vero veleno per l'organismo, moderazione nel consumo del caffè (che è una frustata per il corpo) e delle bevande alcoliche. Tutto ciò comunque non basta: il ritmo a cui consumiamo è molto maggiore di ciò che i nostri cibi anche genuini sono in grado di offrirci. L'alimentazione va perciò integrata con concentrati di cibo ad alta "densità" vitaminica, proteica, minerale, per andare a colmare i vuoti già in essere, ma soprattutto per impedire che se ne formino. Che cosa sono questi vuoti? In sostanza, secondo la nutrizione ortomolecolare, che letteralmente significa "raddrizzare la molecola" (nutrendola), sono i piccoli o grossi disturbi che ci impediscono di essere in perfetta salute: acne, coliti, sovrappeso, artrosi, diabete, colesterolemia, pressione alta, ulcere, psoriasi, stitichezza ecc. Qualsiasi disagio fisico e, secondo il premio Nobel Linus Pauling, anche mentale, può essere ricondotto a carenze nutrizionali che determinano il cattivo funzionamento di quella macchina incredibilmente complicata che è il nostro corpo: basta un solo "bullone" mancante per farla inceppare, e i nostri bulloni sono i circa 50 elementi nutritivi che ogni giorno non dovrebbero mancare sulla nostra tavola! Seguono alcune informazioni, tratte dai libri più aggiornati sull'argomento, dei più importanti tra i "magnifici 50".
da Alfa Omega editrice