E' uno stimolante fisico e mentale usato dai Cinesi da circa 5000 anni come preventivo e toccasana d'ogni male, leggermente lassativo, aiuta il corpo a disintossicarsi ma soprattutto protegge dallo stress. Ha un effetto normalizzante del livello di zucchero nel sangue, della pressione, del colesterolo ecc. ed è preventivo di molte malattie degenerative come aterosclerosi e artrosi. E' uno stimolante del sistema endocrino che aiuta ad assimilare vitamine e minerali. Alcuni scienziati dicono che l'elemento attivo nel ginseng è un minerale chiamato germanio. Perché sia più efficace è preferibile prenderlo a stomaco vuoto prima di colazione.
Le foglie di Ginkgo biloba contengono terpeni, polifenoli, flavonoidi (ginketolo, isiginketolo, bilabetolo, ginkolide).
La ipotesi che i suddetti principi attivi abbiano un'azione sulle funzioni cerebrovascolari e sui disturbi della memoria, tali da suggerirne l'uso nella malattia di Alzheimer non è suffragata da convincenti evidenze scientifiche.
Il ginkolide B è ritenuto un antagonista del PAF (platelet activating factor), mediatore intracellulare implicato nei processi di aggregazione piastrinica, formazione del trombo, reazioni infiammatorie (iperattività bronchiale).Con le sue foglie è possibile cercare di migliorare la circolazione di sangue, sia a livello periferico sia cerebrale, apportando quindi un certo beneficio alla fragilità capillare e contrastando le varici.
Le foglie attuano un'azione di regolazione sulla circolazione e di opposizione ai radicali liberi rallentando i fenomeni di ossidazione, e proprio grazie a questa azione si contrastano gli effetti dello stress fisico e mentale.
In cosmetica viene utilizzato, applicato a livello topico, per ripristinare il giusto equilibrio lipidico nelle pelli secche e screpolate.
Curiosità Sei esemplari di Ginkgo, ancora esistenti, sono sopravvissuti alle radiazioni prodotte dalla bomba atomica caduta sulla città di Hiroshima.
Il Ginkgo biloba è il simbolo della città di Tokyo, capitale del Giappone.
Cenni storici nell'antichità, il Ginkgo, venne considerato nel primo importante erbario cinese, una sostanza benefica per il cuore e i polmoni; i medici lo utilizzavano per curare l'asma, i geloni e le tumefazioni causate dal freddo; i monaci buddisti lo piantavano accanto al tè, gli antichi cinesi e giapponesi consumavano i semi tostati come rimedio digestivo; i guaritori indiani ayurvedici lo associavano alla longevità usandolo come ingrediente del "soma", l'elisir di lunga vita. L'albero è stato introdotto in Europa nel 1730.