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 Proprietà farmacoterapeutiche

La propoli ha molteplici proprietà:
1.Antimicrobica

In passato, la nota azione antibatterica e antifungina della propoli veniva assegnata agli oli essenziali presenti nella propoli; oggi è stato provato come sono proprio i flavonoidi e in particolare la galangina (di cui è ricca la propoli raccolta nei boschi di latifoglie) e la pinocembrina (presente soprattutto nella propoli proveniente dalle conifere) ad assicurare alla propoli le sue preziose proprietà antimicrobiche. Secondo alcuni studiosi russi, circa un terzo di frazione della propoli solubile in alcool etilico è costituito da composti di natura flavonoide, tra questi la galangina e la pinocembrina dotate di azione batteriostatica e la sakuranetina che presenta attività antifungina. Oltre ai flavonoidi nella propoli si ritrovano altre sostanze di natura aromatica (fenoli, fenolacidi, alcoli e aldeidi con nucleo aromatico, ecc.) che presentano spiccate proprietà antimicrobiche, come ad esempio l'acido benzoico e l'acido ferulico, che con molta probabilità contribuiscono all' effetto batteriostatico e battericida della propoli. Altri composti individuati nella propoli sono alcuni esteri dell'acido caffeico e lo xanterolo, tutti dotati di attività antifungina. Numerose sperimentazioni hanno dimostrato sia in vivo che in vitro la capacità della propoli in soluzione alcoolica alla concentrazione dal 10 al 20% di inibire lo sviluppo di vari ceppi batterici Gram positivi (Escherichia coli, Proteus vulgaris, Mycocterium tubercolosis, Bacillus alvei, B. alvei, B. larvae, B. subtilis e numerose salmonelle tra qui anche la Salmonella Tiphy ). Purtroppo non tutti i flavonoidi presenti nella propoli esplicano un'attività batterica evidente. Mentre la galangina e la pinocembrina inibiscono anche a basse concentrazioni la crescita di numerosi microorganismi altri flavonoidi risultano essere biologicamente meno attivi. Estratti di propoli inibiscono la crescita dello Staphylococcus aureus. Inoltre, la propoli aumenta l'attività antistafilococcica di alcuni antibiotici di sintesi come la streptomicina, eritromicina e amoxicillina. Due studiosi sloveni J. Cizmarik e J.Trupl hanno riferito in merito alla "notevole efficacia del Propolis contro i batteri gram-positivi e in particolare contro 35 ceppi di Staphyilococcus aureus derivati da materiale clinico con diverso grado di resistenza fino a multiresistenza": in concentrazioni del 2% l'estratto di propoli esercita una "sicura azione battericida". Sui batteri gram-negativi la propoli esercita invece un'azione "sorprendentemente diversificata" . Alcuni scienziati hanno testato gli effetti antibatterici della propoli -in estratto acquoso 13% - su diversi ceppi di Gram positivi, Gram negativi e anaerobi isolati da pazienti con infezioni delle alte vie respiratorie. Si è concluso che concentrazioni da 6.25 a 1 g di estratto di propoli / litro, distruggono in vitro tutti i ceppi batterici. Tuttavia, gli effetti sono disponibili solo per l'uso topico e non per la loro somministrazione sistemica.

Attività antimicrobica della propoli (Germe ug / ml): (secondo la dott.ssa, bioch. Cristina Mateescu)
Staphilococus aureus 45
Bacillus cereus 35
Bacillus subtilis 100
Microbacter. phei. 37
Esterichia coli 85
Sacharomices ceresie 200 '
Microsporum lanosum 50
Candida albicans 600
La propoli ha anche un'azione antimicotica, ossia è attiva su molti funghi che interessano lo strato superficiale della pelle. È meno efficace sui funghi che si trovano in profondità. I preparati a base di propoli sono risultati particolarmente attivi contro infezioni da Candida, saccaromiceti, tricofili, e microspori in grado di provocare numerose affezioni parassitarie (micosi) sull'uomo e gli animali. Tale azione sarebbe dovuta alla presenza di acido caffeico, pinocembrina, pinobaucsina e benzii-p-cumarolo. I ricercatori sloveni J. Cizmarik e J.Trupl hanno sperimentato di recente la Propolis su 18 varietà di funghi della pelle (oltre 40 ceppi) riscontrandone l'efficacia in concentrazioni che a seconda del tipo di fungo andavano dallo 0,1 al 2%. La propoli svolge azione fungicida anche nei riguardi di alcuni funghi che attaccano il mondo vegetale. Campioni di propoli provenienti da diverse origini geografiche sono stati esaminati da diversi gruppi di ricerca per la loro azione antibatterica (contro Staphylococcus aureus ed Escherichia coli), antifungini (contro la Candida albicans) e attività antivirale (contro il virus dell'influenza aviaria). Tutti i campioni si sono mostrati attivi contro ceppi sperimentali di funghi e batteri Gram-positivi, e la maggior parte hanno mostrato attività antivirale. Si è concluso che impiegata alle idonee concentrazioni, la propoli sarebbe uno dei migliori antibatterici naturali con attività sia batteriostatica che battericida: impedisce la moltiplicazione dei germi e li uccide, e stimola i processi immunitari. Definita come "antibiotico naturale", la propoli svolge una valida azione su molti ceppi di virus, tra cui virus influenzali e parainfluenzali, alcuni rhinovirus e il virus responsabile dell'herpes simplex: in particolare ne inibisce la crescita e ne rallenta la moltiplicazione, proprietà dovute ai flavonoidi, inibitrici degli enzimi che normalmente rimuovono il rivestimento proteico dei virus. Allo stesso modo riescono a bloccare il processo di reazione allergica impedendo la fuoriuscita di sostanze (istamina e serotonina) dalle cellule, fenomeno che accade in presenza di allergeni. Secondo alcune ricerche, la propoli svolge un'azione inibente nei confronti dell' Herpes simplex di tipo 1 e 2 , Corona virus e circa dieci tipi di infezioni virali (influenza A e B, parainfluenza 1,2 e 3, Adenovirus, virus respiratorio sinclinale ed altri). L'azione sembra essere dovuta ad una limitazione dell'aggancio e della penetrazione del virus nelle cellule per interferenza della propoli con le neuraminidasi virali. In breve, i molti bioflavonoidi contenuti nella propoli sono sostanze che sopprimono la riproduzione dei virus ed alcuni studiosi hanno dimostrato che la propoli può prevenire influenze di origine virale nel 93% dei casi. Le attività di tutti i campioni sono risultati simili, nonostante le differenze nella loro composizione chimica. In campioni di propoli provenienti da zone temperate, flavonoidi ed esteri di acidi fenolici sono conosciuti come essere responsabili per le suddette attività della propoli. I campioni provenienti da zone tropicali non contengono tali sostanze, ma hanno mostrato attività analoghe. Ovviamente, nei diversi campioni, le diverse combinazioni di sostanze sono essenziali per l'attività biologica della propoli. E' provato quindi che le proprietà farmacologiche della propoli siano dovute alla sinergia tra tutte le sue componenti, conosciute ed ancora sconosciute, in quanto equilibrate naturalmente e non per il singolo componente isolato con proprietà antibiotiche, antifungine e antivirali.

2. Proprietà immunostimolanti
L'assunzione della propoli contribuisce ad innalzare le difese del sistema immunitario. Particolare menzione merita il gruppo dei flavonoidi (tra cui: acacetina, crisina, pectolinarigenina, tettocrisina betuletolo, ermanina, galangina, isalpinina, isoramnetina, quercetina, ramnazina, ramnetina, ramnocitrina, pinocembrina, pinostrobina) che sono contenuti in grande quantità nella propoli (fino al 20% del peso). L'ape modifica la struttura dei flavonoidi, originariamente presenti nelle piante, togliendo gli zuccheri contenuti nel composto organico grazie agli enzimi prodotti dalle loro ghiandole salivari. L'attività della propoli è legata allo stimolo che essa esercita sui processi di immunità umorale e cellulo mediata. L'azione immunostimolante consiste in un aumento della produzione di leucociti polinuceati, gamma globuline, attività timica in generale, in un potenziamento dell'attività mesenchimale e in un'attivazione della fagocitosi dei macrofagi, ciò sembra dovuto sempre ai flavonoidi. La propoli è in grado di inibire l'RNA polimerasi di alcuni batteri e può inibire la mobilità di certi germi, facilitando l'azione battericida di molti antibiotici, accelera la rigenerazione dei tessuti umani mediante la neoformazione di un tessuto detto di granulazione che evolverà nel ripristino di una unità tessutale identica a quella persa nel trauma o in una struttura definitiva, seppur impropria rispetto al tessuto precedente,  (cicatrice) delle ferite e ne previene l'infezione. L'impiego della propoli potenzierebbe l'azione dei vaccini (come quelli contro il tifo e paratifo) come evidenziato da numerosi studi effettuati sui vitelli (Dott. M. Elena Setti).


3 . Attività antiflogistica
La propoli è un ottimo antinfiammatorio prodotto per noi dalla farmacia delle api. La sua attività antiflogistica è comparabile con il prednisolone e l'acido acetilsalicilico. L'acido caffeico e i suoi esteri, in particolare il CAPE, i flavonoidi (galangina, quercetina), acido cinnamico, terpeni, contenuti nella propoli, hanno effetto inibitore sulla produzione di eicosanoidi durante l'infiammazione, modulando il rilascio dei mediatori dell'infiammazione. La propoli ha attività anticomplemento, inibisce la lipo-ossigenasi in caso di fatti flogistici, facendo diminuire così il rilascio di prostaglandine e leucotrieni da parte dei macrofagi.

4 Proprietà antitumorali
Una delle scoperte più recenti sulla propoli è la sua efficacia nella prevenzione e trattamento del cancro. La sua ricchezza in acido caffeico e in fiavonoidi le conferisce anche proprietà antitumorali, come verificato presso il New York University Medical Center e la Columbia University. La propoli ha un'efficace azione antitumorale in vitro e in determinate condizioni sperimentali. L'estere dell'acido caffeico (CAPE), uno dei principi attivi in propoli, ha dimostrato di prevenire la formazione di tumori in modelli animali. E' stato dimostrato che l'estratto etanolico di propoli ha effetto antimutagenico sul potere mutagenico delle daunomicine, benzopirene, aflatossine. Ha effetto immunostimolante e inibisce la crescita di tumori della pelle, facendo diminuire la sintesi di DNA. E' noto che la replicazione del DNA nelle cellule cancerose è molto maggiore che nelle cellule normali, perciò i composti che inibiscono la replicazione del DNA, colpiscono le cellule cancerose maggiormente delle cellule normali. La propoli inibisce la crescita delle cellule del carcinoma al colon e le lesioni preneoplastiche nel colon del ratto, riducendone il volume e l'incidenza. Le sostanze più attive ad azione antitumorale sono gli acidi fenolici e i loro esteri, in particolare il CAPE e i flavonoidi. Nel 1991, Su et al. hanno studiato la tossicità del CAPE per le cellule normali trasformatr in cellule cancerose con l'adenovirus tipo 5, che contiene una frazione del DNA genomico non caratterizzato delle proprietà iniziatrice di cancro. Questa frazione provoca l'attivazione della trascrizione del gene cellulare virale, induce la sintesi del DNA e la mitosi delle cellule differenziate. Chiaramente, le caratteristiche delle cellule trasformate sembrano causare il cancro. I risultati mostrano che il composto CAPE inibisce preferenzialmente la sintesi del DNA e la crescita AD5EIA nelle cellule trasformate; ad alte concentrazioni di CAPE, le cellule trasformate sono uccise. Il meccanismo di inibizione competitiva non è ancora conosciuto, ma si ippotiza di essere legato dello stato di trasformazione. Quando le cellule sono state trasformate con altri geni, come ad esempio Ha-RAS oncogeno e il virus papilloma bovino di tipo I, esse a loro volta sono state inibite in modo selettivo. Probabilmente le cellule trasformate hanno funzioni delle membrane cellulari alterate o una fisiologia cellulare che permette l'attività di CAPE. In uno studio di conferma, Guarini et al. hanno determinato gli effetti di CAPE su due linee cellulari tumorali, il melanoma umano HO-I e glioblastoma multiforme umane GBM-18- I risultati sono stati confrontati con altri modulatori, mezerein (MEZ), acido micofenolico (MPA) e acido retinoico (RA). Inoltre, hanno studiato anche le combinazioni di CAPE con questi modulatori. I risultati sorprendenti mostrano che, in combinazione con MEZ, CAPE ha un forte effetto antiproliferativo e fu l'unico trattamento che soppresse completamente l'aumento della linea cellulare GBM-18. Un particolare tipo di flavonolo, la quercetina, ha dimostrato di provocare la necrosi e di bloccare la proliferazione delle cellule tumorali, di inibire la manifestazione di alcuni oncogeni, di competere con i recettori degli estrogeni e potenziare l'efficacia dell'ipertermia (che può essere provocata dalla somministrazione endovenosa del vaccino Bruschettini) nel distruggere le cellule tumorali. La propoli inibisce la crescita della cellula tumorale, aumentando il processo di apoptosi (morte cellulare programmata, il processo utilizzato dal nostro corpo per sbarazzarsi di vecchie cellule inutili). Propoli può ridurre notevolmente la tossicità cardiaca della doxorubicina, un agente chemioterapico usato nel trattamento del cancro.

5. Proprietà vasoprotettiva e azione sugli elementi sanguinici
Sempre grazie all'azione dei flavonoidi, che costituiscono il cosiddetto "fattore P", la propoli svolgerebbe un'azione di prevenzione della permeabilità e fragilità capillare aumentandone la resistenza e diminuendone la permeabilità. Dalla frazione flavonoidica detta fattore P, la quercetina, rutina, apigenina etc, hanno attività di antiaggreganti cellulari e migliorano la microcircolazione. Quest'azione viene potenziata dalla vitamina C. I principali parametri studiati negli esami del sangue sono quelli relativi agli elementi figurati: eritrociti e leucociti. Nei 10 giorni dopo la somministrazione di estratto di propoli etanolica, il tasso di sedimentazione eritrocitaria (VSH = ESR) mostra un forte calo. Il tasso di emoglobina mostra un abbassamento nei primi 10 giorni successivi e di aumento dopo 20 giorni dalla somministrazione. Leucociti, e soprattutto linfociti mostrano un aumento del numero dopo10 giorni. Una spiegazione plausibile sia per il VSH che per WBC sarebbe l'effetto di stimolazione del sistema immunitario. I linfociti elaborano globuline sierici, soprattutto le frazioni beta, con posizione chiave nella difesa immunitaria del corpo.

6. Azione antigastritica e antiulcerosa
Questa caratteristica è dovuta ai flavonoidi, che esplicano tre azioni: - un'azione antisecretoria a livello gastrico, bloccando la sintesi dell'istamina, facendo diminuire quindi l'acido cloridrico presente nello stomaco; - una azione antispasmodica e un'attività antibatterica nei confronti dell'Helicobacter pylori, accusato di essere il responsabile o di aggravare l'ulcera, queste proprietà sono dovute soprattutto alla galangina e crisina.; - un'azione anestetica locale che potrebbe contribuire alla diminuzione del dolore. Il professore dott. Franz K.Feiks, dall'ospedale di Klosterneburg, Austria, ha condotto uno studio clinico su 294 pazienzi con ulcera gastrica e gastroduodenali. Egli ha diviso in due gruppi i suoi pazienti affetti da ulcera allo stomaco e duodeno, a un gruppo ha somministrato la terapia tradizionale di farmaci, all'altro ha aggiunto anche la tintura di propoli. Dopo due settimane il 90% dei pazienti curati con la propoli non aveva più disturbi, contro il 55% dei pazienti curati con la terapia tradizionale. Feiks ha anche curato con la sola tintura di propoli 15 pazienti affetti da ulcera, riuscendo a guarirne 14. Dott. Feiks ha anche notato che il 70 % del gruppo curato con propoli ha ottenuto il sollievo in tre giorni, rispetto a solo il 10% del gruppo trattato con farmaci convenzionali.

7. Proprietà epatoprottetiva
I flavonoidi contenuti nella propoli hanno anche un'attività protettiva sul fegato. Essi proteggono le cellule epatiche, diminuendo la loro degenerazione in caso di abuso cronico d'alcool, medicinali di sintesi e altri fattori degenerativi. La propoli rende più efficace la cura nell'epatite (anche le siero-epatiti A e B), ittero e altri disturbi epatici. Studi in vitro dimostrano che gli estratti acquosi di propoli hanno una buona attività antiossidante e di prottezine epatica (Rodriguez et al. Basnet et al., Lin et al. Basnet et al., Markham et al., Giurgea et al.). Questi estratti proteggono contro il rilascio di lattato-deidrogenasi glutatione-dipendente e contro la formazione di perossidi lipidici.

8. Proprietà anestetiche
La propoli è un prodotto che si è rivelata un buon agente anestetico. I ricercatori dell'Università di Santa Catarina in Brasile, che hanno condotto uno studio che evidenzia l'efficacia della propoli come agente analgesico hanno mostrato un'azione paragonabile a quella indotta dalla novocaina e secondo alcuni autori maggiore della cocaina e procaina, con effetto sinergico se utilizzata con quest'ultima. Al contrario della morfina, la propoli in soluzione alcolica è attiva contro il dolore di origine chimica, ma non contro quello di origine termica e tale azione non è legata all'attivazione del sistema oppioide e/o alla liberazione di sostanze oppioidi. Gli estratti idroalcoolici presentano un buon effetto anestetico locale, con azione periferica sulle membrane mucose dell'occhio, maggiore di quella prodotta della procaina. L'anestesia è di superficie, con scarso potere di penetrazione ed è molto utile in campo stomatologico, soprattutto dopo estrazioni dentarie, pulizie dei denti, quando le gengive sono irritate. Nelle applicazioni locali abbia avvuto un'attività 3,5 volte superiore alla cocaina e 5,2 volte superiore alla procaina (Ghisalberti). In dose di 0,012 g / kg, produce negli animali un'anestesia generale per 45 minuti. Applicata per via orale nella chirurgia veterinaria (nelle pecore e cani) instaura l' effetto anestetico in 2-5 minuti e durante l'anestesia, gli animali non presentano cambiamenti di polso, respirazione e temperatura oppure la perdita di eccitabilità di riflesso.

9. Azione anticarie
Considerata anticariogena, la propoli viene anche impiegata in vari problemi stomatologici, tra cui periodontiti, lesioni della polpa dentale, piorree, ascessi. I suoi flavonoidi hanno attività antimicrobica verso lo Streptococcus mutans (ma anche sobrinus, cricetus) e inibiscono l'attività della glucosil trasferasi, che è la principale responsabile della carie nell'uomo. Uno studio clinico ha investigato l'azione antibatterica della propoli sui batteri presenti nel cavo orale. Sono stati arruolati 10 volontari, che assumevano 1 goccia/kg/die di soluzione idroalcoolica di propoli per 2 settimane, con valutazione della popolazione buccale di Streptococcus mutans. Si è visto che la propoli riduceva in modo significativo il numero dei germi suddetti nella saliva. Prelievi di saliva ottenuti dai partecipanti allo studio confermavano l'azione antibatterica della propoli, che danneggiava in modo evidente le cellule batteriche esaminate In Romania, nella cura della paradentosi sono stati intrapresi accurati esperimenti con soluzione alcolica di Propolis al 20% (spennellature). Gli autori riferiscono di esiti incoraggianti, con la diminuzione del vacillamento dei denti. Nelle cliniche jugoslave è da tempo in uso una soluzione etero-alcolica di propoli che viene impiegata dopo le estrazioni e gli interventi chirurgici per ridurre il dolore e accelerare il processo di guarigione .

10. Attività cicatrizzante e riepitelizzante
Questa capacità è il risultato di effetti diversi, ma competitivi. La propoli agisce non solo come un agente epitelizzante, ma anche come anti-infettivo, emolliente, anti edematosa, anestetico locale , agente produttore di rapido recupero del flusso sanguigno negli capilari.Tutti questi effetti sono stati segnalati durante il periodo di trattamento delle ferite come ad esempio: ustioni sperimentalmente indotti, applicazioni post-chirurgica, ferite perianali, necrosi tessutali, ustioni accidentali (chimici o termici), ulcere trofiche delle gambe. La farmacodinamica della capacità di guarigione delle ferite consiste in 2 fasi: 1. La propoli blocca l'azione degli agenti infettivi e nella ferita iniziano i processi mucolitici e di scala nella necrosi; 2. La stimolazione del processo di granulazione, attivando così i processi naturali di rigenerazione e di simolazione del corpo nel produrre una maggiore proliferazione epiteliale. Questi processi sono accompagnati da: una diminuzione della permeabilità dei vasi sanguigni (il cosiddetto tipo di azione vitamina P, o fattore di permeabilità). Nelle ulcere croniche, la propoli contribuisce alla ristrutturazione delle membrane capillari, la produzione dei vasi di neoformazione e al miglioramento dei processi metabolici cellulari nel tessuto locale a traverso la riduzione dell'anoressia nel tessuto, la riattivazione di processi enzimatici, facilitare la ristrutturazione della sostanza fondamentale disfunzionale.L'applicazione della propoli limita l'allargamento delle cicatrici e riduce una serie di fenomeni secondari. La propoli stimola la rigenerazione dei tessuti in caso di ferite o piaghe e favorisce l'assorbimento della vitamina C, importante per la sintesi del collagene. In molte delle cliniche di vari paesi si fa efficacemente uso di pomate alla propoli nella terapia delle ustioni. Questo complesso prodotto delle api è utile non solo nelle ustioni gravi ma anche nell'acne, un'affezione cutanea che non riguarda, come comunemente si pensa, solo gli adolescenti. Visti i benefici effetti della propoli nelle malattie della pelle, sono stati messi a punto lozioni, unguenti e speciali tonici per il viso, efficaci contro l'acne, impurità della pelle e seborrea. La propoli si è mostrata attiva in alcuni casi di psoriasi; alcuni ammalati rispondono bene al trattamento con unguento di propoli, mentre altri si dimostrano refrattari. La propoli serve, come ben sapevano gli antenati, per curare ferite che non si rimarginano, piaghe e malattie della pelle di origine nervosa (l'herpes zoster, dove all' effetto cicatrizzante si aggiunge anche l'effetto analgesico locale). Il professor Franz Klemens Feiks, primario dell'ospedale di Klosterneuburg, ha utilizzato la propoli nella cura di herpes zoster applicando sulle vescicole, una volta al giorno, una soluzione di Propolis al 5% : nella totalità dei 19 casi, il dolore scomparve nel giro di 48 ore, e in seguito non ricomparvero altro che in 2 casi, mentre 3 pazienti accusarono solo qualche prurito. Se somministrata sotto forma di spray, la soluzione di propoli risultava molto meno efficace; per questo motivo, Feiks preferì ricorrere a spennellature di propoli sciolto in soluzione alcolica standardizzata .

11. Proprietà antiossidanti e antiirrancidenti
L'azione protettiva contro i danni provocati dai radicali liberi, è dovuta ai flavonoidi, alla vitamina E, al CAPE (feniletilestere di acido caffeico). I flavonoidi reagiscono con i radicali liberi, impedendo l'alterazione dei fosfolipidi di membrana e proteggendo gli acidi grassi insaturi mediante il blocco della perossidasi. Queste proprietà antiossidanti e antiirrancidenti potrebbero essere utilizzate sia in medicina, sia come antiirrancidente in oli, burri e grassi in campo cosmetico e alimentare. La presenza di fenoli consentirebbe l'impiego della propoli anche nella conservazione dei grassi e degli alimenti in genere in sostituzione degli additivi chimici. La propoli è un antiossidante naturale, un miscuglio di composti sinergici. Il sinergismo dei composti nella propoli è di solito dovuto allo stesso tipo di meccanismo d'azione, per esempio chain-breaking œ chain-breaking ( rottura della catena œ rottura della catena) oppure uno diverso: chain-breaking œ radical scavenger ( rottura della catena œ radical scavenger). L'attività antiossidante della propoli è stata dimostrata in vari esperimenti in vitro e in vivo (Basnet e al.,Rodriguez et al., Matsushige et al.)

12. Azione protettiva contro i danni provocati dai radicali liberi
Uno degli effetti più impressionanti della propoli è legato alla protezione dalle radiazioni (radiazioni gamma soprattutto, ma anche ai raggi UV ). La produzione di radicali liberi in organismi esposti a queste radiazioni ha come effetto la distruzione tessutale. L'utilizzo di estratti acquosi di propoli ha provato un effetto inibitorio sulla perossidazione lipidica ed un aumento dell'attività SOD negli organismi bersaglio.
E' importante sottolineare che l'anione radicale superossido sembra essere implicato nella proteolisi non enzimatica del collagene, per cui una sua inibizione protegge efficacemente questa importante sostanza. Si è visto che la produzione di superossidi generati dalla reazione xantine-xantine ossidasi è inibita del 50% dall'aggiunta di 6,5 microgrammi di soluzione idroalcoolica di propoli, mentre l'effetto di scavenging sulla generazione dei radicali alcossilici si è dimostrato simile a quello dell'alfa tocoferolo. In esperimento, un gruppo di ratti è stato esposto a radiazioni gamma dell'intensità di 6 Gy e riceveva la soluzione idroalcoolica di propoli per via intraperitoneale sia prima sia subito dopo l'irradiazione, mentre un secondo gruppo di animali serviva come controllo. Tutti i ratti di controllo morivano entro 12 settimane, mentre quelli trattati con la propoli sopravvivevano tutti e mostravano che il livello dei leucociti circolanti, dopo un forte calo iniziale, ritornava quasi normale dopo 12 settimane. Gli autori hanno ritenuto che questo effetto fosse dovuto alla spiccata azione antiossidante e radical scavenger della propoli.

13 Azione protettiva sul pancreas endocrino Studi su animali di laboratorio mostrano un aumento del numero di isole di Langerhans e ipersecrezione di insulina dopo la soministrazione di estratto di propoli. L'aumentata secrezione di insulina provoca una diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue e aumentato accumulo di glicogeno nel fegato e altri organi. In conclusione, l'estratto di propoli potenzia l'azione ipoglicemizzante dell'insulina. Recenti studi che hanno utilizzato un derivato con magnesio del rutosido, hanno mostrato un effetto ipoglicemizzante di questo composto flavonoide (Rabinovitch et al. Yamauchi et al.) Sappiamo anche che nel diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente) la distruzione delle cellule beta nelle isole di Langerhans è un meccanismo mediato dal processo autoimmune o infiammatoria che coinvolge i radicali liberi. L' interleuchina 1B (IL-1beta) svolge un ruolo importante nel mediare la distruzione e la disfunzione delle cellule beta, il che significa che la generazione di specie reattive dell'ossigeno, compreso NO (ossido nitrico) provocando infine l'inibizione della funzione mitocondriale la morte cellulare in apoptosi (Matsushige e al, Turk e al.). Ci sono tre funzioni nelle cellule beta (attività radical scavenging, azione di inibizione di IL-1B e inibizione di NO-sintasi) con ruolo importante nel causare diabete insulino-dipendente. Studi hanno dimostrato che l'estratto acquoso di propoli ha una forte azione di radicale scavening (Matsushige et al.) e nel inibizione di IL-1B e NO sintetasi.

14. Azione radioprotettiva
Gli studi hanno dimostrato che la soluzione radiopaco di propoli potrebbe essere applicata nei trattamenti topici (pomate di propoli con lanolina) per la prevenzione delle radiodermite nella terapia a raggi X o nella terapia a radiazioni nel trattamento del cancro. I prodotti farmaceutici a base di propoli possono accelerare la guarigione delle lesioni causate da tutti questi tipi di terapie.

15. Altre azioni della propoli
La propoli si è anche dimostrato come un mezzo eccellente di trattamento dell' asma, dei disturbi neuropsichiatrici, ecc. Rallentare o cessare gli attacchi di asma sono azioni dovute a un complesso di effetti: anestetica, anti-allergico, anti-infiammatori, eutrofico locale, immunostimolanti, aumento della secrezione di cortisolo endogeno (nei limiti fisiologici) a traverso una globale, lenta e minore, ipertonia ipotalamo-ipofisaria. Nei disturbi neuropsichiatrici (sindrome da stress, stanchezza, disturbi sonno-veglia emicrania, disturbi di equilibrio, sclerosi multipla , distrofia muscolare progressiva, malattia di Parkinson, sindrome soggettiva di traumatismo craniale, anoressia mentale) la propoli ha anche dimostrato effetti benefici. Gli estratti acquosi di propoli sono dimostrati ad avere un potente effetto sul sistema nervoso autonomo con miglioramento della trasmissione nervosa periferico e vasodilatazione al livello della rete di sangue. Oltre a tutte queste proprietà, la propoli assunta per via interna migliorerebbe la secrezione dei succhi gastrici, è diuretica, favorisce l'assimilazione della vitamina C, funge da antisenile per l'effetto antiossidante e attivante dei complessi enzimatici. La proprietà di maggiore rilievo consiste nell'avere tutte le proprietà sopra indicate concentrate insieme in un unico prodotto di origine naturale. A questo punto può legittimamente sorgere un dubbio: non potrebbe la Propolis essere più pericoloso, ed avere effetti più devastanti di altri antibiotici sulla delicata flora intestinale (formata da batteri "buoni")? La differenza sostanziale di questo "antimicrobico naturale", rispetto ai farmaci antibiotici deriva dalla sua notevole efficacia associata alla selettività; a questo proposito uno studio pubblicato nel 2011 in University journals Netherlands da Kwakman e al., dal Department of Medical Microbiology, Center for Infection and Immunity Amsterdam, dimostra che la propoli è efficace contro una moltitudine di patogeni, mentre è pressoché innocuo sui batteri fisiologici, cioè quelli utili al nostro organismo. Di più si è dimostrato la sua efficacia negli squilibri della flora batterica intestinale e in particolare nelle forme diarroiche. Questa selettività è straordinaria ed unica nel suo genere, basti pensare ai tradizionali antibiotici che non fanno distinzioni flagellando anche la flora batterica fisiologica. Ciò che la medicina naturale affermava già più di duemila anni or sono, viene oggi confermato: la propolis non provoca assuefazione, nell'organismo non si formano ceppi batterici resistenti. Se a tutto ciò aggiungiamo l'assoluta mancanza di tossicità, di effetti collaterali, di interazione con altri farmaci, la sua unica controindicazione o meglio detto, cautela nei casi di allergia, ci rendiamo conto di essere di fronte al rimedio naturale che rappresenta elettivamente, la più efficace, più completa e più sicura alternativa alle cure antibiotiche tradizionali, quando non strettamente necessarie.



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Propoli
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