Il futuro della propoli
Attualmente in molti paesi europei il maggior impiego della propoli rimane comunque quello esterno come disinfettante, cicatrizzante e lenitivo, attraverso soluzioni, unguenti e pomate. L'uso interno è ancora limitato dalla difficoltà di utilizzare preparati titolati. Negli ultimi anni è però sorta una specie di lega internazionale della propoli. Molti, interessati alla valorizzazione della farmacia delle api si sono accordati per standardizzare e analizzare le diverse materie prime e scoprirne nuove applicazioni. Centri principali di queste iniziative sono la Romania, la ex Jugoslavia, l'Unione Sovietica, la Polonia, la Cecoslovacchia, l'Austria, la Danimarca, la Svezia e la Svizzera. La internazionale della propoli promuove incontri fra i più noti ricercatori. Uno di essi, il biologo e apicoltore danese K.Lund Aargard, riferisce di aver guarito, già nel 1967, nel giro di poche ore, un'improvvisa infiammazione della gola con una soluzione acquosa di propoli, ottenendo in seguito risultati altrettanto buoni in un caso di grave infiammazione dell'occhio. Da allora Aargard ha curato nel suo paese, con ottimi risultati, migliaia di pazienti. A lui va ascritto anche il merito della recente istituzione di uno standard della propoli. La differenza di peso tra la propoli grezzo e quello raffinato ammonta a volte al 30% . Aargard ritiene che l'estrazione dei principi attivi della propoli e l'eliminazione delle impurità (sabbia, legno, cera) ne rafforzino l'effetto terapeutico. Non è molto facile convincere la professione medica guardare ad un farmaco naturale. Sir Alexander Fleming ha aspettato molti anni per il suo riconoscimento in seguito alla scoperta della penicillina. Ora, uno delle più grandi minacce per chiunque visiti un ospedale è il terribile pericolo di contaminarsi con un germe antibiotico resistente. Sta nascendo una nuova generazione di cosiddetti "super-germi" per i quali non c'è rimedio conosciuto. La ricerca medica è incredibilmente costosa e in tutti i paesi gli scienziati si stanno rivolgendo sempre di più a prodotti naturali, prima che le variazioni ambientali generino una perdita di speci o di una sostanze che non potranno mai più essere sostituite a meno che non vengano prese misure per proteggerle. Tutti i segnali indicano che la propoli, pur non essendo una sorta di panacea, deve semplicemente essere in ogni cassetta del pronto soccorso, studio medico, farmacia ospedaliera e nella borsa del medico, man mano che i prodotti saranno disponibili in modo che il raggio nel campo di applicazione diventi più grande. Un gel a base di propoli viene utilizzato sperimentalmente dai dentisti con ottimi risultati contro le gengiviti e piorrea. Creme cosmetici a base di propoli sono state create per aiutare le donne e probabilmente anche gli uomini ad avere una pelle più bella e ben tonificata. Abbiamo tante ragioni per ringraziare la piccola amica dell'uomo chiamata ape. Molti di noi non sono consapevoli degli effetti miracolosi della propoli perché siamo nati in un mondo pieno di scienza e scoperte. La maggior parte delle persone chiedono una prova di ricerca scientifica ancora prima di cercare di capire. La causa principale è la nostra mentalità e la visione "classica" nei confronti della medicina. Prendiamo ad esempio la vitamina E. Anche se la vitamina E è stata scoperta nel 1922, fu solo nell'ultimo decennio che il pubblico ha iniziato ad essere educato circa il fatto che la vitamina E non è una vitamina singola ma in realtà è composta da otto membri. Questi membri appartengono a una sotto-famiglia di quattro tocoferoli (alfa, beta, gamma e delta) e a una sotto-famiglia di quattro tocotrienoli (alfa, beta, gamma e delta). Generalmente, la maggior parte della "Vitamina E" disponibile sul mercato fa riferimento solo a un membro della famiglia E, l'alfa-tocoferolo e nulla si parla degli altri sette membri. La scoperta scientifica ha dimostrato che la propoli prodotta dalle api esiste da circa 80 milioni di anni. Un display di fossili presso l'American Natural Museum è disponibile a New York al fine di certificare questa affermazione. Ma fino ad ora, miliardi di persone nel mondo ancora non conoscono o hanno mai sentito parlare di propoli. Fino a quando ai medici non gli si apre il loro set-mentale nell' accettare che la natura stessa è stata ed è il principale fornitore di medicinali, prendendosi la briga di fare qualche ricerca per conto proprio, per dimostrare a loro stessi l'efficacia della propoli, non crederanno che l'ape, un insetto minuscolo, parte della natura, abbia la capacità di produrre una meravigliosa medicina. Anche se oggi possiamo cercare prove scientifiche nei libri, riviste o su internet, dove sono pubblicati centinaia di rapporti di ricerca scientifica e ricerca medica fatti da istituti di ricerca o istruzione superiori, forse alcuni di noi non saranno mai in grado di accettare o comprendere.