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La Terapia Di Bella

La Multiterapia Di Bella (MDB) è probabilmente la cura alternativa ai tumori più conosciuta. Si prefigge di ridurre le dimensioni della neoplasia o di arrestarne o rallentarne la crescita e comunque in tutti i casi di migliorare la qualità di vita del paziente. Tutto questo senza ricorrere a trattamenti particolarmente aggressivi, tanto da essere ben tollerata nella maggior parte dei casi anche per lunghi periodi di tempo. L'efficacia della terapia può dipendere da numerosi fattori. Oltre alle variabili individuali di ogni malato, e il tipo di neoplasia, è importante che venga iniziata il più precocemente possibile e preferibilmente in assenza di altri trattamenti immunosoppressori (come la chemioterapia).

La terapia consiste di almeno quattro farmaci che devono essere assunti agli orari prescritti dal medico. In associazione a questi farmaci ne vengono talora aggiunti altri sulla base dell'origine della malattia e dell'eventuale presenza di metastasi o di altre complicanze. I quattro farmaci principali sono: uno sciroppo galenico a base di vitamina E e di vitamina A, la bromocriptina o altro farmaco analogo, la melatonina che deve essere rigorosamente coniugata con adenosina in percentuali ben precise e la somatostatina che può essere in alcuni casi sostituita da un suo analogo di sintesi. Lo scopo principale della terapia è quello di modificare l'ambiente intorno al cancro rendendoglielo ostile in maniera che esso non riesca a svilupparsi e arresti la propria crescita o addirittura muoia. Inoltre le cellule sane, stimolate da alcuni principi attivi della terapia, vanno invece incontro ad un potenziamento delle loro funzioni e diventano più forti ed in alcuni casi più aggressive nei confronti della malattia.

Nel 1998 è iniziata una sperimentazione ufficiale sulla terapia Di Bella voluta, a seguito delle manifestazioni popolari a favore di questo trattamento, dal Ministero della Sanità italiano. Dopo alcuni mesi tale sperimentazione è stata considerata fallita nel senso che gli organi competenti della medicina ufficiale, ai quali era stato delegato il compito di valutarne l'efficacia e l'attività, hanno affermato che la terapia Di Bella non è dotata di sufficiente attività antitumorale da giustificare un proseguimento della sperimentazione su altri pazienti. Cosa si intende per sufficiente attività antitumorale ? Se infatti si intende l'ottenimento di una risposta parziale, vale a dire una riduzione del 50% del tumore, è chiaro come essendo stati arruolati pazienti con patologia molto avanzata, fosse un obiettivo troppo difficile da raggiungere. Il fatto che taluni di questi pazienti abbiano comunque ottenuto una risposta minima non è stato tenuto per nulla in considerazione. Così come non è stato considerato che con molta probabilità quegli stessi pazienti avrebbero ottenuto risposte minime anche con le terapie convenzionali. In ogni caso non avendo ricevuto un risultato convincente e definitivo, la sperimentazione è stata sospesa e con questo evento è stato definitivamente messa la parola fine alla possibilità che la MDB potesse divenire ufficialmente una cura per il trattamento dei tumori al pari delle altre.

Giudicare l'efficacia della MDB rispetto a quella delle terapie ufficiali è impossibile. Forse è addirittura sbagliato porsi un quesito del genere, nel senso che per un certo tipo di tumore potrebbe risultare più efficace l'una dell'altra, ma per un altro tipo potrebbe accadere l'opposto.

Al di là dell'efficacia terapeutica una cosa è certa: la MDB ha rappresentato un approccio terapeutico alla cura dei tumori totalmente diverso dai precedenti, avendo il pregio di considerare la cura non più solo come un modo per sopravvivere più a lungo possibile, quanto nel modo migliore possibile. Una terapia non più impostata sul farmaco dall'azione devastante, in grado di distruggere tutto, quanto su un insieme di farmaci e vitamine ben calibrati che agiscono in sinergia e nel rispetto dell'organismo malato. La MDB infatti può essere eseguita a casa del paziente stesso grazie alla semplice collaborazione dei familiari e, per i soggetti autosufficienti, anche in perfetta autonomia, senza ricorrere all'aiuto di alcuno. È inoltre compatibile con una qualità di vita perfettamente normale tanto che sono molti i pazienti in età lavorativa che la praticano senza avere alcun disagio nello svolgimento della loro professione. In poche parole, con la terapia Di Bella, si realizza una "convivenza migliore con la malattia" dando la possibilità al paziente di combattere la sua battaglia in modo più dignitoso, senza essere gravato da pesanti effetti collaterali.

Le difficoltà di curarsi con la terapia Di Bella sono principalmente legate al fatto di non potersi curare all'interno di una struttura pubblica. Di conseguenza l'approvvigionamento di alcuni farmaci e i costi più o meno alti non ne consentono un ampio utilizzo.

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